Con la neve di sabato scorso e la comparsa dei primi addobbi, il clima natalizio ha iniziato a farsi largo in case, strade e negozi, si sente già profumo di agnolotti e panettone nell’aria e, per i più previdenti, i primi regali cominciano a comparire negli armadi, nascosti tra i vestiti. In questo clima di festa, anche i freelance danno il proprio contributo, sfoggiando sui social le tenute da lavoro più svariate e fantasiose (e per questo ringrazio tutti i miei ex colleghi e docenti del master di tuttoEUROPA che con un solo post hanno regalato a Facebook almeno due giorni di risate), ma per chi convive con questi individui dagli strani abiti, dalle occhiaie profonde e dalle tastiere instancabili, a questo punto dell’anno si pone un enorme problema: il regalo di Natale.

Per i coinquilini, conviventi, partner e parenti di queste curiose creature, che sono talvolta vittime o spettatori di orari di lavoro improbabili, outfit invidiabili e strane abitudini, la gamma di regali è molto vasta. Chi però avesse dubbi o fosse ancora indeciso, qui di seguito potrà trovare qualche utile suggerimento.

Il freddo è appena arrivato

L’importante in questa fase è ricordare che i migliori outfit devono ancora arrivare. Siamo solo ai primi freddi intensi e tra infissi capricciosi e termosifoni anarchici c’è sempre tempo per far evolvere la propria divisa da lavoro. Pigiami caldi, calzini pelosi, ciabatte morbide e enormi, coperte in stile hobbit che viaggia fuori dalla Contea, qualunque elemento di abbigliamento che sia in grado di scaldare e mettere in imbarazzo contemporaneamente non solo sarà adorato, ma anche sfoggiato con orgoglio.

Ricordati di nutrire i traduttori domestici

Alcuni hanno la fortuna di avere un coinquilino presente in casa durante la giornata, che ha il tempo di preparare cibo e bevande calde da offrire al proprio traduttore domestico, tuttavia spesso questa specie tende a passare giornate solitarie e non ha il tempo (né la voglia) di procacciarsi del cibo sano. A questo proposito bollitori, robot da cucina o scaldavivande possono essere un ottimo metodo per mantenere il proprio traduttore ben nutrito con cibo caldo, ma che consenta pause brevi o inesistenti dal lavoro. Senza contare la gioia che una macchinetta del caffè potrebbe portare ai più assonnati o semplicemente ai caffeinomani.

Non ci sono mai abbastanza libri sugli scaffali

Chi nella vita è finito in qualche modo a lavorare come traduttore, è raro che non sia anche un lettore accanito. Perciò nonostante le librerie siano curve sotto il peso di libri (e dizionari), nonostante le valigie contengano più carta che vestiti, nonostante le memorie degli eReader stiano lanciando un grido di pietà che nemmeno lo stomaco alla fine del pranzo di Natale, si trova sempre spazio per un nuovo amico. Che sia un buono regalo per una libreria, un titolo scelto appositamente, la nuova traduzione di un grande classico o l’ultima uscita, un libro è un ottimo jolly da giocarsi.

Per non ritrovarsi in casa Jabba the Hutt

Il rischio principale che si corre con un lavoro estremamente sedentario, oltre che casalingo, è di trasformarsi lentamente in esseri senza muscoli che prendono la forma della propria sedia. Tutto ciò che incentiva lo sport è un ottimo metodo per non arrivare a casa e sentirsi improvvisamente la principessa Leila incatenata al proprio traduttore, perciò rilevatori di movimento, cardiofrequenzimetri, corsi in palestra, abbonamenti in piscina, biciclette, scarpe da running e tutto ciò che abbia la funzione anche solo di monito o promemoria può aiutare il proprio traduttore a ricordarsi di essere umano e di aver bisogno di massa muscolare in tutto il corpo e non solo nelle dita.

 What’s “ferie”?

Poter lavorare da qualunque luogo dotato di computer e connessione internet ha molti vantaggi, tuttavia è un’ottima scusa per non smettere mai. Anche il cervello ha bisogno di riposare e suonare le campanelle di Natale durante le feste perciò dare una buona ragione per staccare la connessione internet, togliere la sincronizzazione automatica delle mail dal cellulare e dimenticare il lavoro in generale per qualche giorno è il modo migliore per ricordare al proprio traduttore che fuori c’è un mondo e che in fondo non è così malaccio. A questo scopo possono essere utili brevi vacanze, scampagnate, viaggi dai parenti, viaggi lontano dai parenti, giornate alle terme o giornate di shopping natalizio.

I 5 regali di Natale per un traduttore freelance

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